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   Riveduta Bible (1927)									 - 
									
									 
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									11
									 
									 
									|Isaías 23:11|
									ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tramare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan che sian distrutte le sue fortezze,
									
									    
								 
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									12
									 
									 
									|Isaías 23:12|
									ha detto: "tu non continuerai più a rallegrarti, o figliuola di Sidon, vergine disonorata!" Lèvati, passa nel paese di Kittim! Neppur quivi troverai requie.
									
									    
								 
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									13
									 
									 
									|Isaías 23:13|
									il paese de’ Caldei, di questo popolo che già non esisteva, il paese che l’Assiro assegnò a questi abitatori del deserto. Essi innalzano le loro torri d’assedio, distruggono i palazzi di tiro, ne fanno un monte di rovine.
									
									    
								 
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									14
									 
									 
									|Isaías 23:14|
									o navi di Tarsis, perché la vostra fortezza è distrutta.
									
									    
								 
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									15
									 
									 
									|Isaías 23:15|
									quel giorno, Tiro cadrà nell’oblìo per settant’anni, per la durata della vita d’un re. In capo a settant’anni, avverrò di Tiro quel che dice la canzone della meretrice:
									
									    
								 
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									16
									 
									 
									|Isaías 23:16|
									la cetra, va’ attorno per la città, o meretrice dimenticata, suona bene, moltiplica i canti, perché qualcuno si ricordi di te.
									
									    
								 
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									17
									 
									 
									|Isaías 23:17|
									in capo a settant’anni, l’Eterno visiterà Tiro, ed essa tornerà ai suoi guadagni, e si prostituirà con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra.
									
									    
								 
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									18
									 
									 
									|Isaías 23:18|
									i suoi guadagni e i suoi salari impuri saran consacrati all’Eterno, non saranno accumulati né riposti; poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno nel cospetto dell’Eterno, perché mangino, si sazino, e si vestano d’abiti sontuosi.
									
									    
								 
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