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Giovanni Diodati Bible (1649)
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|Eclesiastés 2:21|
Perciocchè vi è tale uomo, la cui fatica sarà stata con sapienza, con conoscimento, e con dirittura; il quale pur la lascia per parte a chi non s´è affaticato intorno. Anche questo è vanità, e gran molestia.
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22
|Eclesiastés 2:22|
Perciocchè, che cosa ha un tale uomo di tutta la sua fatica, e del tormento del suo spirito, con che egli si affatica sotto il sole?
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23
|Eclesiastés 2:23|
Conciossiachè tutti i suoi giorni non sieno altro che dolori, e le sue occupazioni altro che molestia; anche non pur di notte il cuor suo non riposa. Questo ancora è vanità.
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24
|Eclesiastés 2:24|
Non è egli cosa buona nell´uomo, ch´egli mangi e beva, e faccia goder di beni l´anima sua, con la sua fatica? Anche questo ho veduto esser dalla mano di Dio.
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25
|Eclesiastés 2:25|
Perciocchè, chi mangerebbe, e chi goderebbe, se io nol facessi?
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26
|Eclesiastés 2:26|
Conciossiachè Iddio dia all´uomo, che gli è grato, sapienza, conoscimento ed allegrezza; ed al peccatore, egli dà occupazione di adunare e di ammassare, per dare a colui che è grato a Dio. Questo ancora è vanità, e tormento di spirito.
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