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Giovanni Diodati Bible (1649)
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1
|Eclesiastés 6:1|
VI è un male che io ho veduto sotto il sole, ed è frequente fra gli uomini;
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2
|Eclesiastés 6:2|
cioè: che vi è tal uomo, a cui Iddio ha date ricchezze, e facoltà, e gloria, talchè nulla manca all´anima sua, di tutto ciò ch´egli può desiderare; e pure Iddio non gli dà il potere di mangiarne, anzi uno strano le mangia. Questo è vanità, ed una mala doglia.
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3
|Eclesiastés 6:3|
Avvegnachè alcuno generi cento figliuoli, e viva molti anni, talchè il tempo della sua vita sia grande, se l´anima sua non è saziata di bene, e se non ha pur sepoltura, io dico che la condizione di un abortivo è migliore che la sua.
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4
|Eclesiastés 6:4|
Perciocchè quell´abortivo è venuto in vano, e se ne va nelle tenebre, e il suo nome è coperto di tenebre.
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5
|Eclesiastés 6:5|
Ed avvegnachè non abbia veduto il sole, nè avuto alcun conoscimento, pure ha più riposo di quell´altro.
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6
|Eclesiastés 6:6|
Il quale, benchè egli vivesse duemila anni, se non gode del bene, che vantaggio ne ha egli? non vanno essi tutti in un medesimo luogo?
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7
|Eclesiastés 6:7|
Tutta la fatica dell´uomo è per la sua bocca; e pur l´anima sua non è giammai sazia.
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8
|Eclesiastés 6:8|
Perciocchè, qual vantaggio ha il savio sopra lo stolto? qual vantaggio ha il povero intendente? di camminare davanti a´ viventi.
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9
|Eclesiastés 6:9|
Meglio è il veder con gli occhi, che andar vagando qua e là con l´anima. Anche questo è vanità, e tormento di spirito.
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10
|Eclesiastés 6:10|
Già fu posto nome all´uomo ciò ch´egli è; ed egli è noto ch´esso nome fu Adamo; ed egli non può litigar con colui che è più forte di lui.
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