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Giovanni Diodati Bible (1649)
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|Romanos 6:23|
Perciocchè il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore.
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1
|Romanos 7:1|
IGNORATE voi, fratelli perciocchè io parlo a persone che hanno conoscenza della legge, che la legge signoreggia l´uomo per tutto il tempo ch´egli è in vita?
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|Romanos 7:2|
Poichè la donna maritata è, per la legge, obbligata al marito, mentre egli vive; ma, se il marito muore, ella è sciolta dalla legge del marito.
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3
|Romanos 7:3|
Perciò, mentre vive il marito, ella sarà chiamata adultera, se divien moglie di un altro marito; ma, quando il marito è morto, ella è liberata da quella legge; talchè non è adultera, se divien moglie di un altro marito.
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4
|Romanos 7:4|
Così adunque, fratelli miei, ancora voi siete divenuti morti alla legge, per lo corpo di Cristo, per essere ad un altro, che è risuscitato da´ morti, acciocchè noi fruttifichiamo a Dio.
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5
|Romanos 7:5|
Perciocchè, mentre eravam nella carne, le passioni de´ peccati, le quali erano mosse per la legge, operavano nelle nostre membra, per fruttificare alla morte.
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6
|Romanos 7:6|
Ma ora siamo sciolti della legge, essendo morti a quello, nel quale eravam ritenuti; talchè serviamo in novità di spirito, e non in vecchiezza di lettera.
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7
|Romanos 7:7|
Che diremo adunque? che la legge sia peccato? Così non sia; anzi, io non avrei conosciuto il peccato, se non per la legge; perciocchè io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non dicesse: Non concupire.
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8
|Romanos 7:8|
Ma il peccato, presa occasione per questo comandamento, ha operata in me ogni concupiscenza.
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9
|Romanos 7:9|
Perciocchè, senza la legge, il peccato è morto. E tempo fu, che io, senza la legge, era vivente; ma, essendo venuto il comandamento, il peccato rivisse, ed io morii.
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