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Riveduta Bible (1927)
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1
|Eclesiastés 4:1|
son messo poi a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole; ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli e dal lato dei loro oppressori la violenza, mentre quelli non hanno chi li consoli.
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2
|Eclesiastés 4:2|
ho stimato i morti, che son già morti, più felici de’ vivi che son vivi tuttora;
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3
|Eclesiastés 4:3|
più felice degli uni e degli altri, colui che non è ancora venuto all’esistenza, e non ha ancora vedute le azioni malvage che si commettono sotto il sole.
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4
|Eclesiastés 4:4|
ho visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell’uno contro l’altro. Anche questo è vanità e un correr dietro al vento.
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5
|Eclesiastés 4:5|
stolto incrocia le braccia e mangia la sua propria carne.
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6
|Eclesiastés 4:6|
meglio una mano piena di riposo, che ambo le mani piene di travaglio e di corsa dietro al vento.
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7
|Eclesiastés 4:7|
ho visto anche un’altra vanità sotto il sole:
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8
|Eclesiastés 4:8|
tale è solo, senz’alcuno che gli stia da presso; non ha né figlio né fratello, e nondimeno s’affatica senza fine, e i suoi occhi non si sazian mai di ricchezze. E non riflette: Ma per chi dunque m’affatico e privo l’anima mia d’ogni bene? Anche questa è una vanità e un’ingrata occupazione.
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9
|Eclesiastés 4:9|
valgon meglio d’un solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica.
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10
|Eclesiastés 4:10|
se l’uno cade, l’altro rialza il suo compagno; ma guai a colui ch’è solo, e cade senz’avere un altro che lo rialzi!
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Sugerencias
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