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Giovanni Diodati Bible (1649)
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11
|Job 16:11|
Iddio mi ha messo in poter del perverso, E mi ha fatto cader nelle mani degli empi.
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12
|Job 16:12|
Io era in istato tranquillo, ed egli mi ha rotto; E presomi per lo collo, mi ha tritato, E mi ha rizzato per suo bersaglio.
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13
|Job 16:13|
I suoi arcieri mi hanno intorniato; Egli mi trafigge le reni, e non mi risparmia punto; Egli mi ha sparso in terra il mio fiele.
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14
|Job 16:14|
Egli mi rompe di rottura sopra rottura, Egli mi corre addosso come un possente uomo.
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15
|Job 16:15|
Io ho cucito un sacco sopra la mia pelle, Ed ho lordato il mio splendore nella polvere.
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16
|Job 16:16|
La mia faccia è sucida di piangere, E l´ombra della morte è in su le mie palpebre;
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17
|Job 16:17|
Quantunque non vi sia violenza nelle mie mani, E la mia orazione sia pura.
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18
|Job 16:18|
O terra, non nascondere il sangue sparso da me; E se così è, il mio grido non abbia luogo.
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19
|Job 16:19|
Eziandio ora, ecco, il mio testimonio è ne´ cieli; Il mio testimonio è ne´ luoghi sovrani.
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20
|Job 16:20|
O miei oratori, o amici miei, L´occhio mio si volge lagrimando a Dio.
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Sugerencias
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