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Giovanni Diodati Bible (1649) -
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1
|Job 28:1|
Certo l´argento ha la sua miniera, E l´oro un luogo dove è fuso.
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2
|Job 28:2|
Il ferro si trae dalla polvere, E la pietra liquefatta rende del rame.
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3
|Job 28:3|
L´uomo ha posto un termine alle tenebre, E investiga ogni cosa infino al fine; Le pietre che son nell´oscurità e nell´ombra della morte;
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4
|Job 28:4|
Ove i torrenti che il piè avea dimenticati scoppiano fuori, E impediscono che niuno vi stia appresso; Poi scemano, e se ne vanno per opera degli uomini.
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5
|Job 28:5|
La terra, che produce il pane, Disotto è rivolta sottosopra, e pare tutta fuoco.
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6
|Job 28:6|
Le pietre di essa sono il luogo degli zaffiri, E vi è della polvere d´oro.
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7
|Job 28:7|
Niuno uccello rapace ne sa il sentiero, E l´occhio dell´avvoltoio non riguardò mai là.
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8
|Job 28:8|
I leoncini della leonessa non calcarono giammai que´ luoghi, Il leone non vi passò giammai.
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9
|Job 28:9|
L´uomo mette la mano a´ macigni; Egli rivolta sottosopra i monti fin dalla radice.
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10
|Job 28:10|
Egli fa de´ condotti a´ rivi per mezzo le rupi; E l´occhio suo vede ogni cosa preziosa.
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