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Giovanni Diodati Bible (1649) -
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27
|Job 13:27|
E metta i miei piedi ne´ ceppi, E spii tutti i miei sentieri, E stampi le tue pedate in su le radici de´ miei piedi!
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28
|Job 13:28|
Onde costui si disfa come del legno intarlato, Come un vestimento roso dalle tignuole.
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1
|Job 14:1|
L´uomo nato di donna È di breve età, e pieno di travagli.
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2
|Job 14:2|
Egli esce fuori come un fiore, e poi è reciso; E fugge come l´ombra, e non istà fermo.
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3
|Job 14:3|
E pur tu apri gli occhi tuoi sopra un tale, E mi fai venire a giudicio teco!
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4
|Job 14:4|
Chi può trarre una cosa monda da una immonda? Niuno.
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5
|Job 14:5|
Poichè i suoi giorni son determinati, E che il numero de´ suoi mesi è appo te, E che tu gli hai posti i suoi termini, I quali egli non può trapassare,
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6
|Job 14:6|
Rivolgiti d´addosso a lui, sì ch´egli abbia alcuna posa, Infino a tanto che di buona voglia egli fornisca la sua giornata, come un mercenario.
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7
|Job 14:7|
Perciocchè quantunque un albero sia tagliato, Pur vi è speranza per lui, ch´egli si rinnoverà ancora, E che i suoi rampolli non mancheranno.
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8
|Job 14:8|
Benchè la sua radice sia invecchiata nella terra, E il suo tronco sia morto nella polvere;
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