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Riveduta Bible (1927)
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5
|Eclesiastés 4:5|
stolto incrocia le braccia e mangia la sua propria carne.
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6
|Eclesiastés 4:6|
meglio una mano piena di riposo, che ambo le mani piene di travaglio e di corsa dietro al vento.
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7
|Eclesiastés 4:7|
ho visto anche un’altra vanità sotto il sole:
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8
|Eclesiastés 4:8|
tale è solo, senz’alcuno che gli stia da presso; non ha né figlio né fratello, e nondimeno s’affatica senza fine, e i suoi occhi non si sazian mai di ricchezze. E non riflette: Ma per chi dunque m’affatico e privo l’anima mia d’ogni bene? Anche questa è una vanità e un’ingrata occupazione.
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9
|Eclesiastés 4:9|
valgon meglio d’un solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica.
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10
|Eclesiastés 4:10|
se l’uno cade, l’altro rialza il suo compagno; ma guai a colui ch’è solo, e cade senz’avere un altro che lo rialzi!
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11
|Eclesiastés 4:11|
pure, se due dormono assieme, si riscaldano; ma chi è solo, come farà a riscaldarsi?
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12
|Eclesiastés 4:12|
se uno tenta di sopraffare colui ch’è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto.
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13
|Eclesiastés 4:13|
un giovinetto povero e savio, d’un re vecchio e stolto che non sa più ricevere ammonimenti.
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14
|Eclesiastés 4:14|
uscito di prigione per esser re: egli, ch’era nato povero nel suo futuro regno.
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Sugerencias
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