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Giovanni Diodati Bible (1649) -
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23
|Job 30:23|
Io so certamente che tu mi ridurrai alla morte, Ed alla casa assegnata ad ogni vivente.
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24
|Job 30:24|
Pur non istenderà egli la mano nell´avello; Quelli che vi son dentro gridano essi, quando egli distrugge?
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25
|Job 30:25|
Non piangeva io per cagion di colui che menava dura vita? L´anima mia non si addolorava ella per i bisognosi?
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26
|Job 30:26|
Perchè, avendo io sperato il bene, il mal sia venuto? Ed avendo aspettata la luce, sia giunta la caligine?
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27
|Job 30:27|
Le mie interiora bollono, e non hanno alcuna posa; I giorni dell´afflizione mi hanno incontrato.
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28
|Job 30:28|
Io vo bruno attorno, non già del sole; Io mi levo in pien popolo, e grido.
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29
|Job 30:29|
Io son diventato fratello degli sciacalli, E compagno delle ulule.
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30
|Job 30:30|
La mia pelle mi si è imbrunita addosso, E le mie ossa son calcinate d´arsura.
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31
|Job 30:31|
E la mia cetera si è mutata in duolo, E il mio organo in voce di pianto.
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1
|Job 31:1|
Io avea fatto patto con gli occhi miei; Come dunque avrei io mirata la vergine?
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